mercoledì 2 luglio 2014

Recensione ~ April in Paris

April in Paris

- Recensione a cura di -




Michael Wallner nasce nel 1958 a Graz ed ora vive a metà tra Berlino e la Foreta Nera. La sua carriera di scrittore inizia nel 1997, insieme a quella di regista e attore teatrale. 
Oltre ad April in Paris ha scritto "Cliehms Begabung" nel 2000 e "Finale" nel 2003, mentre nel 2005 ha scritto la sceneggiatura per la commedia televisiva "Kuss mich, Hexel". 
Il suo libro, April in Paris, ha riscosso molto successo in Germania dove è divenuto un Best Seller.




Sinossi: Nell'Aprile del 1943 un giovane soldato tedesco, Roth, è a Parigi con l'ingrato compito di tradurre gli interrogatori della Gestapo. Terminato il lavoro quotidiano, Roth si cambia d'abito, assume un nuovo nome e si trasforma in Antoine, appassionato frequentatore della vita parigina. Di sera, anche Chantal subisce una metamorfosi: da affascinante libraia a ballerina in un locale equivoco e membro attivo della Resistenza all'occupazione nazista. L'incontro tra Chantal e Roth - accomunati da una grande passione, i libri - è fatale. Il desiderio metterà a dura prova il senso del dovere dei due giovani, sprofondandoli in una spirale di tradimenti e violenza, sino a un inatteso colpo di scena.







- Recensione -

April in Paris è un romanzo ben scritto, lo stile dell’autore è scorrevole e Io si legge d’un fiato anche grazie alla trama che, seppur non troppo originale, non concede un attimo di tregua al lettore. L’ambientazione storica è ben curata e ci regala un triste scorcio di Parigi sotto assedio nazista, con tutte le cose terribili che solo la guerra riesce a tirar fuori dall’animo umano.
Wallner ci racconta la storia d’amore tra Roth e Chantal. Lui è un soldato tedesco al quale non
importa né della guerra né delle ideologie naziste, il suo compito è quello di tradurre gli interrogatori della Gestapo, compito che spesso provoca in lui disgusto e sofferenza a causa delle torture che i soldati infliggono ai prigionieri. Lei è la bella figlia di un libraio che la notte abbandona gli abiti castigati per vestire quelli di procace ballerina che si esibisce in un locale per uomini. Chantal è anche un membro attivo della Resistenza all'occupazione Nazista e questo è uno dei punti che divide, ma inspiegabilmente unisce, i due futuri amanti.
Inutile dire che tra i due scoppia la scintilla, anche se la storia d’amore non è troppo coinvolgente, ci si aspetta sempre che accada qualcosa capace di emozionare davvero il lettore, ma ciò non avviene. È infatti il susseguirsi degli avvenimenti, tra bugie, paura e fiato sospeso, a tenerci incollati alle pagine di questo libro dall'inizio alla fine. Sono molto interessanti anche i personaggi che ruotano attorno ai protagonisti, descritti in modo realistico, alcuni davvero caratteristici!
Una romanzo storico che consiglio a chi ama letture poco impegnative.



Voto finale - Consigliato

                                                                                                                         


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