sabato 14 giugno 2014

RECENSIONE ~ TAKE ME INTO YOUR HELL

Take me into your hell di Diletta Brizzi e Yvan Argeadi

- Recensione a cura di -

Diletta Brizzi è nata nel 1989 e vive in un piccolo paesino in provincia di Pisa insieme alla famiglia e cinque gatti. Studentessa universitaria, ha fin da piccola sviluppato la sua passione per la scrittura e per la lettura soprattutto di Urban Fantasy e di Young Adult a sfondo mitologico, tema di cui si è sempre interessata, approfondendo in particolar modo il pantheon greco, quello egizio e quello celtico.
Da quasi due anni possiede un blog letterario, Atelier di una Lettrice Compulsiva, insieme al fidanzato Yvan.

Yvan Argeadi oltre ad essere sentimentalmente legato a Diletta, la quale gli ha trasmesso la passione per la lettura prima e la scrittura dopo, è un profondo conoscitore del passato antico e mitologico dell'umanità, conoscenza che traspare tutta dalle righe delle sue opere, Take me into your Hell in primis. Vive anche lui a Pisa, anche se si considera un abitante del mondo, ed è appassionato di videogame e arte, coltivando in sé una profonda passione per artisti contemporanei come Luis Royo o Victoria Francés. Non ama parlare molto di sé al punto da aver deciso di adottare il nome d'arte con cui lo conosciamo, e da non aver voluto rendere pubbliche altre informazioni personali. 



Sinossi - Eoni dopo la sconfitta del perfido Crono, i suoi tre figli maschi, Zeus, Poseidone e Ade si spartirono i tre regni del creato, divenendo rappresentanti di ognuno di essi. Così, a Zeus toccò in sorte il Cielo, a Poseidone i sette mari, mentre ad Ade, ingannato dai suoi fratelli, spettò il tenebroso Erebo dei defunti. Per mantenere l'equilibrio del creato Zeus legittimò che i tre regni non sarebbero mai dovuti venire a contatto gli uni con gli altri, per nessuna ragione. Ma forse il sovrano dell'Olimpo non aveva messo in conto tra quelle ragioni la più nobile, e al contempo pericolosa, capace da sola di far vacillare le basi stesse su cui l'equilibrio si fondava: l'amore. E quando il Signore dell'Oltretomba s'innamorerà della figlia prediletta del Dio del Cielo decidendo, contro il volere di quest'ultimo, di prenderla in sposa, l'equilibrio del cosmo sarà messo a dura prova da quella che in seguito sarebbe diventata la storia d'amore più famosa e tormentata di tutti i tempi. Questo sarà il preludio della storia d'amore di Ade e Persefone; una realtà camuffata da mito, sopravvissuta nel tempo ai mutamenti del mondo, così come a quelli dei Divini che tra subdoli intrighi di potere giocheranno con il destino dell'umanità, coinvolgendo e stravolgendo a più riprese la tormentata coppia, fino allo straordinario e inaspettato colpo di scena finale.

Questo è il mito di Persefone, la favola di un cuore innamorato disposto a rinunciare alla Luce per Amore: questo è Take me into your Hell.



- Recensione -


Take me into your Hell mi ha particolarmente colpito per il suo fascino. Forse perché ho sempre avuto un debole per la mitologia greca, o forse per i personaggi accattivanti. Sappiamo benissimo che la cultura greca è piena di miti e leggende, e se vogliamo essere sinceri anche tutte le città mediterranee, ma gli autori ne hanno scelto uno dalle molteplici sfumature, parlo del mito di Proserpina e Ade.
La storia inizia con la Dea Persefone che dall’alto del suo balcone, situato sull’Olimpo, guarda la vita sulla terra. Un forte desiderio la spinge ad andare in quel luogo da lei inesplorato. La Dea ha un bellissimo legame con la sorella Afrodite, e non sa di essere contesa da Apollo, Ade e Ares, quest’ultimo suo promesso sposo deciso da Zeus. Però il destino, o meglio chiamarlo fato ha ben altro in serbo per lei. Direi con tutta onestà che forse il fato è stato influenzato dall’intrigo. 
Intrigo che nelle migliori monarchie ha sempre lasciato il suo zampino, e di certo non poteva mancare nella Corte delle Corti. 
Infatti, un astuto stratagemma, l’amore che vuol essere reclamato a tutti i costi, antichi rancori che tornano a galla, fanno sì che Persefone venga rapita da Ade, da sempre innamorato di lei. Questo gesto, e gli inganni messi a punto da altri Dei, porteranno Zeus a dichiarare guerra ad Ade.
Qui mi fermo perché non ho intenzione di fare spoiler, e mi soffermo su tutti gli aspetti positivi che ho riscontrato in questo romanzo. 
Parto col dire che la scrittura è molto scorrevole, le scene sono ben scritte, e i personaggi che per quanto siano già conosciuti, gli autori sono stati in grado di renderli originali, mettendo in maggior risalto il loro lato umano, con tutte le contraddizioni, sentimenti e istinti.
Ho molto apprezzato il salto temporale, dove nella prima parte del romanzo conosciamo la parte storica, mitologica in una chiave molto romantica. Nella seconda parte invece vediamo i nostri Dei alle prese con un presente moderno e tecnologico, dove dovranno, farei conti con un antico minaccia che credevano scampata.
Come detto sopra è un romanzo ricco, e si legge piacevolmente.
Il mio voto finale sono quattro stelline, volendo premiare gli autori che hanno fatto tutto da soli, e nonostante qualche errore sul testo (che si può benissimo risolvere con una correzione più approfondita), ho visto un buon potenziale.

Non mi resta che augurarvi una buona lettura!
(Non perdetevi un piccolo tour di approfondimento Mitologico inerente al mito di Persefone e Ade disponibile tra poco sul nostro blog nella sezione Into History)

Voto finale - Consigliato


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